Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Galeno
Strategie und Philosophie bei Seneca. Untersuchungen zur therapeutischen Technik in den “Epistulae morales”
indagine sulla stesura, tradizione, ordine di PST, ruolo del destinatario, adattamenti di S. al lettore del suo tempo; ricezione senecana della prassi terapeutica delle scuole filosofiche ellenistiche e suo sviluppo tra retorica e forme letterarie diverse da PST; PST come “corso di filosofia” per il controllo delle emozioni; il rapporto con Epicuro tra punti di contatto e superamento; analisi della terminologia filosofica di PST e della loro struttura
Dolor in Seneca: dai presupposti teoretici alle pratiche consolatorie ed alle passioni in scena
analisi del tema del dolore in S. dal punto di vista lessicale-esegetico, rispetto al tema consolatorio e nella funzione tragica
Menstruation and Mamercus Scaurus (Sen. Benef. 4.31.3)
le perversioni sessuali di Scauro sono riconducibili a uno stereotipo sociale diffuso dalla commedia greca all’oratoria latina di polemica politica e si riferiscono probabilmente ad alcune tecniche di stregoneria prossime a forme terapeutiche
La dieta del saggio: una lettura antropologica delle prescrizioni alimentari senecane
da un punto di vista antropologico il cibo è un potente marcatore dell’identità di un popolo, così era nella Roma antica e per S., nei cui scritti i riferimenti al cibo travalicano il semplice topos letterario o il «materialismo medico» per assumere un significato simbolico-economico-morale
La ‘follia’ nella Phaedra di Seneca tra tradizione poetica e fenomenologia clinica
le fasi di evoluzione del furor di Fedra sono evidenziate dalla nutrice secondo una sintomatologia medica e la dimensione patologica di questa follia – che dopo il dialogo con Ippolito è definita insania – rivela la volontà di S. di strutturarla secondo un quadro clinico simile a quello di Celso e sancisce il superamento del modello euripideo
Pleasure and the sapiens: Seneca De vita beata 11.1
si difende in VTB 11,1 la lezione dei codici cui soli concedis voluptatem (invece di concedimus degli editori), ritenendo che il sapiens qui menzionato sia quello epicureo, non quello stoico; Cic. fin. 2,9-18 offre un sostegno al’ipotesi
Esercizi di dono. Pragmatica e paradossi delle relazioni nel de beneficiis di Seneca
il de beneficiis può apparire come un manuale per liberare le relazioni sociali dagli irrigidimenti della consuetudine pervenendo a un grado di superiore consapevolezza del piano interattivo; a tal fine, Seneca rivaluta i paradossi stoici come paradossi pragmatici più strettamente connessi a temi etici; analisi delle perversioni cui sono sottoposti i benefici tra convenzioni sociali ed eccesso di pudor e degli errori nei livelli comunicativi, resi evidenti dall’ambiguità linguistica per cui il beneficio viene ridefinito come credito, largitio, iniuria, che possono essere superati sovrapponendo il sistema del beneficio alla sfera del certamen e del gioco e riconoscendo la superiore importanza della voluntas rispetto alla res; i segnali garanti di un beneficio corretto sono la spontaneità degli atteggiamenti, una misurata dinamica dei tempi, il distacco e oblio del beneficio da parte del benefattore, l’esibizione della gioia per il beneficio e la tenace memoria di esso da parte del beneficato
Seneca and Felicio: Imagery and Purpose
Individuazione dei temi retorico-letterari presenti in PST 12,1-3 che investono il prologo della lettera di una forte valenza simbolica in virtù della quale esso rappresenterebbe il cammino di Seneca verso l’accettazione della vecchiaia; in tale prologo Seneca ricorre a due mezzi largamente impiegati nel resto dell’epistolario: lo spunto alla riflessione suggerito da un fatto quotidiano (pur artisticamente elaborato) e l’ironia dell’autocritica.
À propos de la thèse de J. Fillion-Lahille. Le De Ira de Sénèque et la philosophie stoïcienne des passions
in riferimento alle posizioni di J. Fillion-Lahille (1984.41): importanza dell’utilizzo di Galeno per ritrovare le influenze di Crisippo e Posidonio su IRA; coerenza di IRA I e II; differenza di Posidonio rispetto a una ortodossia stoica sulla passione (attenuazione delle affermazioni di J. Fillion-Lahille; differenza tra Crisippo monista e Posidonio dualista); ortodossia dello stoicismo di S.; appunti sulla traduzione
Logic and the Imperial Stoa
analisi di alcuni testi stoici dai quali emerge l’importanza e la vitalità dello studio della logica nella filosofia stoica della prima età imperiale; S. approva la logica se usata in modo appropriato e pertinente